Il bicarbonato per smacchiare i denti e l’approccio scientifico.

Il colore dei denti può essere determinato e influenzato da macchie intrinseche ed estrinseche o da una combinazione delle due.

Le principali metodiche utilizzate per rimuovere queste macchie sono due ed hanno come obiettivo quello di sbiancare i denti.

La prima metodica è quella chimica che prevede l’utilizzo di molecole sbiancanti come il perossido e la seconda è la metodica fisica attraverso l’utilizzo di sostanze abrasive nel dentifricio, tra cui troviamo anche il bicarbonato di sodio.

Sono stati fatti anche dei tentativi per aggiungere una piccola concentrazione di perossido ai dentifrici per aumentare il loro effetto sbiancante ed eliminare contestualmente le macchie.

La letteratura scientifica ha messo a confronto l’efficacia dei dentifrici con bicarbonato e la loro capacità di rimuovere le macchie e sbiancare i denti.

Negli ultimi anni i dentifrici sbiancanti sono diventati popolari per diversi motivi: la facilità nel reperirli, il minimo sforzo per utilizzarli, il basso costo e l’evidenza clinica dei risultati, confermati dalla letteratura scientifica.

Il progresso della ricerca e della tecnologia ha portato a delle formule innovative di dentifrici con bicarbonato di sodio al loro interno, come fattore abrasivo.

 

Perché il bicarbonato sbianca i denti?

Caratteristiche del bicarbonato di sodio:

Sappiamo che il bicarbonato è biologicamente biocompatibile, ha capacità di tamponare gli acidi della bocca, ha capacità antibatteriche (ad alte concentrazioni) e ha una capacità abrasiva relativamente bassa.

Il bicarbonato di sodio può essere considerato una sostanza sbiancante?

Le evidenze della letteratura indicano che i dentifrici a base di bicarbonato sono efficaci e sicuri per rimuovere le macchie dei denti e quindi per migliorarne il colore. Altri studi hanno dimostrato che i dentifrici a base di bicarbonato sono più efficaci di dentifrici ad alta abrasività che usano sostanze abrasive, diverse dal bicarbonato.

La ricerca si è anche focalizzata sulla sicurezza dell’utilizzo dei dentifrici con spazzolini manuali, mentre sono necessari ulteriori studi sull’utilizzo degli stessi dentifrici con spazzolino elettrico.

Da tutto questo si evince l’efficacia dei dentifrici a base di bicarbonato e del loro utilizzo nella pratica di igiene quotidiana per rimuovere le macchie e sbiancare i denti.

 

Sbiancamento “fai da te” vs sbiancamento professionale

La ricerca ha valutato e comparato la capacità di sbiancamento “fai da te” (sbf) con le metodiche di sbiancamento convenzionali.

Lo sbiancamento dei denti è stato fatto in accordo con le indicazioni fornite sia dai produttori delle sostanze sbiancanti, sia con le indicazione fornite dai dentisti per lo sbiancamento domiciliare e quello professionale.

Lo SBF utilizzato prevede una miscela di fragole e bicarbonato di sodio.

Sono state utilizzate dei parametri di paragone, tra cui anche lo spettrofotometro, per misurare il colore dei denti dopo una settimana, dopo un mese e dopo tre mesi dallo sbiancamento.

Si è visto dai risultati che lo sbf ha fatto registrare un minor sbiancamento rispetto alle metodiche convenzionali e pertanto risulta essere la metodica meno efficace.

 

Il bicarbonato di sodio e il suo utilizzo in odontoiatria

Gli agenti chimici giocano un ruolo importante come agenti utili alla detersione e all’igiene orale sia dei denti, che sui tessuti molli e sugli impianti.

Si è andato a verificare come gli sciacqui orali a base di bicarbonato potessero condizionare i tessuti orali perché quest’ultimo ha delle caratteristiche favorevoli, come evidenziato in precedenza.

 

Bicarbonato come componente di dentifricio

La pulizia meccanica dei tessuti duri e molli del cavo orale è il fulcro dell’igiene orale. Tuttavia, un uso eccessivo degli ausili meccanici può provocare danni abrasivi ai tessuti.

Si consiglia sempre l’utilizzo di spazzolini da denti con setole da morbide a medie e di essere delicati durante la fase di spazzolamento.

Dal punto di vista dei dentisti, l’abrasività del dentifricio diventa importante, soprattutto per quanto riguarda gli impianti dentali.

L’abrasività dei dentifrici è misurata in termini di abrasività relativa della dentina (RDA). La normale RDA dei dentifrici disponibili in commercio varia da 70 a 110.

L’elevata solubilità e la bassa durezza intrinseca del bicarbonato di sodio riducono la RDA a 30-40. Pertanto, i bicarbonati possono essere tranquillamente utilizzati sulla superficie della dentina.

Tuttavia, è stato riscontrato che il bicarbonato, come qualsiasi altro dentifricio, abrade la dentina quando viene utilizzato su superfici asciutte. L’alcalinità con il pH di 8,3 insieme alla proprietà battericida rende il bicarbonato di sodio un agente utile per i denti, per gli impianti e per i tessuti molli intorno a loro.

 

Bicarbonato come agente anti-alitosi

Le cause del cattivo odore orale possono essere locali o sistemiche. La secchezza delle fauci e l’accumulo di placca dovuto a un igiene orale inadeguata sono le cause più comuni dell’aumento della carica batterica.

I microbi agiscono sui residui di cibo presenti e nella placca e producono composti solforati volatili che causano il cattivo odore. Il bicarbonato di sodio trasforma i composti volatili dello zolfo in uno stato non volatile, diminuendo il cattivo odore.

Inoltre, è stato visto anche che l’effetto deodorante del bicarbonato di sodio, se presente con una concentrazione maggiore del 20% nei dentifrici, permane fino a 3 ore.

 

Bicarbonato come agente sbiancante

Le macchie estrinseche sono dovute all’uso di tabacco, caffè, tè, vino rosso, ecc.

I sistemi sbiancanti disponibili in commercio sono efficaci contro queste macchie. Questi vengono distribuiti come gel, strisce, vernice su materiali, paste dentali e gomme da masticare. Gli ingredienti comuni dei sistemi di sbiancamento sono il perossido di idrogeno e il perossido di carbammide, che agiscono come sbiancamento chimico. I sistemi sbiancanti includono anche il bicarbonato di sodio.

Il bicarbonato di sodio è utilizzato in molte formulazioni sbiancanti commerciali come ingrediente attivo principale con o senza perossido di idrogeno.

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