Nella nostra pratica quotidiana abbiamo la possibilità di costatare l’ampia percentuale di adulti e ragazzi che svolgono attività sportiva regolarmente.

I pazienti ci chiedono come evitare che ci si faccia male ai denti, alle labbra e così via.

I livelli di prevenzione attuabili sono 4:

  1. La corretta informazione
  2. La correzione dei fattori predisponenti
  3. La protezione
  4. La cura

In questo articolo ci soffermeremo sulle prime 2 forme. La protezione dei traumi è stata trattata in questo articolo.

 

L’informazione alle famiglie e all’ambiente sportivo

I pazienti che praticano attività sportive a rischio di trauma devono essere informati dai loro dentisti degli atteggiamenti e delle precauzioni da adottare per prevenire il trauma.

Nel caso specifico, è l’odontoiatra formato in materia a rivolgersi al paziente e all’eventuale team delle società sportive a cui appartiene lo sportivo. L’informazione dovrebbe interessare anche capillarmente anche le strutture, in cui si svolgono attività ricreative, ludiche e sportive.

E’ auspicabile che queste informazioni siano attuabili, grazie ai contributi ministeriali e dagli organismi nazionali, così da favorire l’organizzazione e l’attuazione di piani nazionali sulla prevenzione dei traumi della bocca e del viso.

 

Correggere i fattori predisponenti

Esistono dei fattori che aumentano la percentuale di avere un trauma a livello della bocca.

In particolare sono delle patologie e delle condizioni anatomiche che sono già presenti e, proprio per questo motivo, dovrebbero essere riconosciute dall’odontoiatra e curate di conseguenza:

  1. Tutti i fattori che favoriscono un posizionamento anteriore eccessivo della mascella (superiore) rispetto alla mandibola (inferiore).
  2. Le seconde classi scheletriche e dentali. Soprattutto quando ci sono “i denti a coniglietto” o i denti superiori che coprono totalmente gli inferiori, quando chiudiamo la bocca.
  3. Le abitudini viziate che aumentano le probabilità del punto 2. Ad esempio, la posizione della lingua a riposo e durante la deglutizione.
  4. La presenza di denti ritenuti, cioè di denti che non hanno trovato il giusto spazio per potersi inserire nell’arcata dentale; questi determinano una minore resistenza dell’osso in caso di trauma.

 

I pazienti che hanno questi fattori predisponenti vanno individuati prima dell’inizio della pratica sportiva di quelle attività che potrebbero causare traumi orali.

Si tratta di uno screening che viene effettuato già nella prima visita odontoiatrica, correlato alle radiografie necessarie per effettuare una diagnosi preventiva dei traumi orali.

Il trattamento di tali fattori è di tipo ortodontico tradizionale o intercettivo, che si avvale di dispositivi fissi o rimovibili.

Queste terapie nella maggior parte dei casi possono essere effettuate contemporaneamente alla pratica sportiva, senza creare alcun tipo di ostacolo alla stessa.

Una volta in più si è consapevoli di quanto sia importante avere uno screening iniziale della bocca dello sportivo: in una sola parola, prevenzione!

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