Il fumo è un’abitudine viziata che coinvolge gran parte della popolazione ed è uno dei fattori sfavorevoli per la salute della bocca.

Per questa volta ci soffermiamo sulla relazione tra la salute delle gengive e il fumo, pur sapendo che quest’ultimo interagisce anche con i denti e gli altri tessuti molli della bocca.

L’interazione tra il fumo e il parodonto (insieme dei tessuti che sostengono il dente, di cui la gengiva fa parte) può avvenire sia a livello funzionale che estetico: vediamo come.

In particolare analizziamo come il fumo possa modificare il quadro clinico del paziente che ha la gengivite e la parodontite.

  • L’infiammazione della gengiva è ridotta, così come il sanguinamento gengivale!
    • Come è possibile tutto ciò?
    • Possibile che il fumo faccia ridurre l’infiammazione gengivale?

Spieghiamo meglio

Il fumo interagisce con i tessuti gengivali ed in particolare con la loro micro-circolazione dei vasi sanguigni. In particolare, diminuisce la concentrazione di ossigeno alterando la risposta infiammatoria locale. Per semplificare, possiamo dire che l’infiammazione (N.B. Che è una risposta DIFENSIVA autonoma dell’organismo) è “soppressa” a tal punto da far sembrare che tutto sia apposto.

Quindi…

L’infiammazione è “mascherata” dal fumo stesso, ed è (nel caso dei pazienti fumatori) un “auto-tranello” che fa rimandare la visita di controllo dal dentista!

Infatti…

  • Nei pazienti che hanno la parodontite/piorrea il fumo:
    • Aumenta le probabilità di distruzione dell’apparato di sostegno del dente
    • Aumenta la perdita dell’osso intorno al dente
    • Aumenta la possibilità di perdere i denti
    • Aumenta la probabilità di danni parodontali proporzionalmente al numero di sigarette fumate al giorno
  • I pazienti che hanno sostenuto o devono sostenere la terapia parodontale:
    • Rispondono molto meno bene alla terapia interferendo con i meccanismi di guarigione che a loro volta sono influenzati dalla micro- circolazione e dalla vascolarizzazione, che a loro volta sono “mascherati” (vedi sopra) dal fumo
    • Vanno informati e motivati del danno a cui vanno incontro
    • Sono invitati a seguire con successo programmi di disassuefazione dal fumo, prima di mettere in atto le procedure chirurgiche

Quali sono i danni estetici derivanti dal fumo?

I danni estetici provocati dal fumo possono riguardare i denti e le gengive secondo modalità diverse.

Per quel che riguarda i denti, parliamo di macchie discromiche estrinseche. Ovvero quelle macchie superficiali che sono presenti soprattutto quando il paziente consuma la sigaretta subito dopo una buona tazzina di caffè.

Un immagine vale più di mille parole.

Sono macchie che si possono eliminare con una seduta di igiene orale, con lo sbiancamento o con le faccette in ceramica; ma allora qual è la differenza?

  • Nel caso della seduta di igiene orale, le macchie compariranno già nei giorni successivi
  • Nel caso dello sbiancamento compariranno molto prima rispetto ai pazienti che non fumano, annullandone l’effetto
  • Nel caso delle faccette in ceramica, non torneranno più!!

Per quel che riguarda le gengive, parliamo di recessioni gengivali e di alterazioni del croma gengivale ovvero.

Anche qui, un immagine vale più di mille parole.

Sebbene siano problematiche che sono risolvibili con terapie odontoiatriche con buona predicibilità, è bene attuare programmi e protocolli preventivi al fine di prevenire e di mantenere lo stato di salute della propria bocca, sia funzionalmente che esteticamente!

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